Lo chef Rino De Feo, dietro ai fornelli in Cina, si racconta

Un libro sulla sua esperienza di conquista dell'Oriente grazie alla "napoletanità"

È originario di Castellammare di Stabia, tifa rigorosamente per il Napoli, ma è cinese d’adozione: lo chef Rino De Feo si racconta nel nuovo libro di Areablu “Uomini, viaggi, ingredienti”. In dialogo con il giornalista Luigi D’Alise, tra Italia ed Estremo Oriente, lo “chef viaggiatore” ha fatto della “napoletanità” un’arma vincente, coniugando sapientemente sapori, tradizioni, arte e colori.

“Sono sempre pronto a portare in giro per il mondo la valigia delle emozioni della mia terra. Questo lavoro è passione, e in ogni piatto c’è il cielo e il mare di Castellammare di Stabia, che ho sempre nel cuore. Non c’è fusion nei miei piatti. E da me non si usano bacchette, ma forchette e coltelli. Chi entra nei miei locali, entra in Italia. Anzi a Napoli, visto che si parla solo una lingua: il napoletano.

Ospite d’onore in talk show televisivi ed eventi, de Feo è stato anche invitato dai vertici della sede cinese del famoso gruppo industriale tedesco di articoli sportivi, l’Adidas, a tenere una lezione sulla creatività davanti a centinaia di rappresentanti del management.

Il libro è corredato da un’appendice di venti ricette di altrettanti piatti che lo hanno reso famoso prima in Indonesia ed ora in Cina, come la Scarpetta di Lippi, dedicato proprio a Marcello Lippi, attuale ct della nazionale cinese.

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